Due navi cinesi e quattro scafi della Marina russa sono stati avvistati da un C-130 Hercules della Guardia Costiera americana.
Incontri inaspettati
Una motovedetta della Guardia Costiera statunitense, la Kimball, in pattuglia di routine nel mare di Bering, si è imbattuta in un incrociatore missilistico cinese. L’incrociatore non era solo mentre navigava a circa 86 miglia a nord dell’isola di Kiska in Alaska, il 19 settembre scorso.
In zona c’erano altri due navi cinesi e quattro navi della Marina russa, incluso un cacciatorpediniere, tutte in un’unica formazione. Un C-130 Hercules ha fornito supporto aereo alla Kimball dalla stazione della Guardia Costiera di Kodiak.
“La formazione ha operato in conformità con le regole e le norme internazionali”, ha detto l’ammiraglio Nathan Moore, comandante del distretto della Guardia Costiera. La formazione cinese e russa è stata segnalata un mese dopo che il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha parlato dell’interesse della Cina per l’Artico e del rafforzamento militare della Russia in quella zona.
Interessi strategici
Stoltenberg ha affermato che la Russia ha istituito un nuovo comando artico e ha aperto centinaia di siti militari artici, inclusi porti e aeroporti in acque profonde. La Cina si è dichiarata uno stato “vicino all’Artico” e prevede di costruire la più grande rompighiaccio del mondo.
“Pechino e Mosca si sono impegnate a intensificare la cooperazione pratica nell’Artico. Questo fa parte di una partnership strategica sempre più profonda che sfida i nostri valori e interessi”, ha detto Stoltenberg in una visita nel nord del Canada.
Non è la prima volta che le navi della Marina cinese hanno navigato vicino alle acque dell’Alaska. Già nel settembre 2021, la Guardia Costiera aveva incontrato navi cinesi, alcune a circa 50 miglia al largo delle Isole Aleutine nel Mare di Bering e nell’Oceano Pacifico settentrionale.
Articolo pubblicato originariamente su ShipMag
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