Ambiente Artico

Uccelli Artici: i 10 Volatili Più Affascinanti del Polo Nord

Quali sono gli uccelli che vivono nella regione più settentrionale della Terra tutto l’anno o che vi passano parte della propria esistenza?

Se stai pianificando una crociera nell’Artico o una vacanza al Polo Nord, preparati, perchè sul tuo cammino ti aspetta un’incredibile avifauna!

Che tu abbia deciso di andare d’estate o d’inverno, non ti preoccupare: esistono diverse specie di uccelli artici che popolano la regione polare tutto l’anno. Tuttavia, i mesi estivi sono il momento migliore per vedere gli uccelli, perchè sarai in grado di osservare non solo gli animali che vivono costantemente nel circolo polare artico, ma anche coloro che vi si dirigono durante la propria migrazione.

Durante questa breve stagione, infatti, c’è un’incredibile esplosione di vita nell’Artico: le temperature aumentano, il sole splende tutto il giorno e la notte, il cibo è abbondante e la regione pullula di milioni di uccelli artici.

Sei pronto a scoprire le 10 specie di volatili più particolari e curiose del polo nord? Iniziamo!

Quali sono gli uccelli delle regioni artiche?

Gli uccelli artici più famosi sono indubbiamente la pulcinella di mare, la sterna artica, la strolaga beccogiallo, la pernice artica, il falco pellegrino, il piro piro, l’edredone di steller, l’oca delle nevi, il voltapietre e la civetta delle nevi. Andiamo alla scoperta delle loro caratteristiche.

Pulcinella di mare

pulcinella di mare

La fratercula (chiamata comunemente pulcinella di mare) è indubbiamente il più famoso degli uccelli polari, grazie al suo piumaggio in bianco e nero e al suo becco coloratissimo.

Sono uccelli divertenti e vengono spesso visti in atteggiamenti buffi durante i propri rituali di caccia.

Molte persone pensano che il corpo di questo uccello assomigli agli abiti di alcuni ordini religiosi a causa della colorazione bianco-nera.

L’uccello pulcinella passa gran parte della propria vita nell’Artico senza emigrare.

Sterna artica

sterna bianca

La sterna artica (sterna paradisaea) è l’animale con la rotta migratoria più lunga al mondo: basti pensare che percorre nella propria vita 2.4 milioni di km, che corrisponde a tre volte la distanza Terra-Luna.

Ogni estate, migra dall’Antartide all’Artico per riprodursi, quindi viaggia di nuovo in Antartide per svernare.

A casa della sua forma e delle lunghe ali, la sterna artica è soprannominata “rondine di mare”.

Questi animali sono volatili splendidi, con piumaggio bianco e grigio chiaro, un “berretto” nero sulla testa, becco e zampe rosso vivo.

Sono fra gli uccelli artici più eleganti e belli da fotografare.

Strolaga beccogiallo

Strolaga beccogiallo
Fonte: Barentour

La strolaga beccogiallo (gavia adamsii) è l’uccello più grande del mondo.

Ha una lunghezza tra 75-95 cm e un’apertura alare tra 134-160 cm.

Questi uccelli polari si riproducono nella tundra artica. Costruiscono nidi usando la vegetazione della tundra sulla riva della terraferma.

Questa specie di strolaga trascorre gran parte dell’estate nei grandi laghi della tundra. Nella stagione invernale migra nell’Alaska meridionale e nella Columbia Britannica.

Si nutre principalmente di piccoli pesci, molluschi e crostacei.

Pernice artica

pernice bianca

La pernice bianca (phasianidae) è un uccellino della tundra artica che abita le regioni montuose e collinari del circolo polare artico settentrionale.

Ha una colorazione che varia in base alle stagioni: in inverno è bianco puro, mentre nella stagione estiva presenta un piumaggio marrone grigiastro.

Questo cambiamento nella colorazione la aiuta a nascondersi dai potenziali predatori. In realtà le pernici hanno pochi predatori, e il più pericoloso è l’aquila reale, che vive in aree remote del circolo polare artico.

La sua dieta comprende fiori, bacche, germogli e foglie.

Falco pellegrino

falco pellegrino

Il falco pellegrino (falco peregrinus) è l’uccello più veloce del mondo. Raggiunge una velocità massima compresa tra 320-380 km all’ora.

Vive in tutto il mondo tranne l’Antartide. Il nome dell’uccello significa “vagare” e riflette l’alto comportamento migratorio del falco pellegrino.

Si riproduce nella tundra artica e nella successiva stagione invernale migra in Sud America coprendo una distanza di oltre 2.500 km.

Non tutti gli uccelli della famiglia del falco pellegrino sono migratori, ma alcuni di loro scelgono un luogo di riproduzione permanente.

I falchi pellegrini sono dei rapaci eccezionali e grazie alla loro velocità sono in grado di catturare agevolmente piccoli uccelli, piccioni e pipistrelli.

Piro piro

piro piro

Il piro piro (calidris subruficollis) è un piccolo uccello artico con una colorazione particolare.

Sia gli individui di sesso maschile che quelli di sesso femminile hanno un corpo marrone con macchie nere e un becco nero dritto.

Questi animali artici si riproducono nelle regioni secche della tundra artica. Nella stagione non riproduttiva migrano in Sud America.

Durante il corteggiamento l’uccello maschio alza le ali per mostrare le piume colorate e attirare l’uccello femmina.

I pulcini del piro piro escono dai nidi alla ricerca di cibo nel primo giorno dopo la nascita.

Edredone di Steller

edredone di steller
Fonte: Ornitour Birding Tour Operator

Con una lunghezza di 45 cm, l’edredone di Steller è il membro più piccolo della famiglia di edredoni.

Costruisce nidi e si riproduce nella tundra artica, trascorre la maggior parte del tempo nei fiumi e nei laghi più grandi della tundra.

Nella stagione invernale forma grandi stormi che contengono fino a 200.000 esemplari e si sposta nel mare di Bering.

L’esemplare maschile ha una parte superiore scura e una parte inferiore giallastra. La sua testa è bianca e ha una macchia verde. L’uccello di sesso femminile, invece, ha un piumaggio marrone scuro con delle linee bianche sulle ali.

Gli edredoni di Steller si nutrono principalmente di molluschi e crostacei.

Oca delle nevi

oca delle nevi

L’oca delle nevi (anser caerulescens) prende il nome dal suo bellissimo piumaggio bianco. Si riproduce in regioni remote della tundra artica.

Durante l’inverno, questi animali artici formano stormi da centinaia a migliaia di uccelli e migrano verso le regioni meridionali degli Stati Uniti, formando una gigantesca “U” nel cielo.

Alla fine della stagione invernale questi uccelli artici si dirigono nuovamente nella tundra artica.

Anche i pulcini crescono rapidamente e sono in grado di nuotare e mantenere la temperatura corporea già dopo pochi giorni dalla nascita.

Voltapietre

voltapietre

Il voltapietre (ruddy turnstone) è un piccolo uccello costiero che ha l’abitudine insolita di raccogliere e lanciare pietre.

Questo uccello artico è anche un grande migratore: si riproduce nelle regioni rocciose della tundra artica. In inverno migra verso le coste di Europa, Africa, Nord America, Asia meridionale e isole del Pacifico meridionale.

Ha una dimensione ridotta (tra i 22 e i 24 cm) e un piumaggio di colore bianco e nero.

Durante la stagione riproduttiva la parte superiore dell’uccello si trasforma in un colore bruno-rossastro, con testa bianca e segni neri.

Il voltapietre si nutre di invertebrati acquatici e insetti.

Civetta delle nevi

civetta delle nevi

Le civette delle nevi sono degli uccelli che si riproducono nella tundra artica e che migrano negli Stati Uniti e in Canada durante la stagione invernale.

Sono noti per il loro affascinante piumaggio bianco (le femmine sono leggermente più scure dei maschi).

Questi gufi hanno una vista acuta e un udito eccezionale, che permette loro di catturare le prede nascoste nel fitto manto nevoso.

Si nutrono principalmente di lemming.

Conclusioni

Questi erano 10 degli uccelli artici più affascinanti.

Tuttavia, il circolo polare artico ha migliaia di altri animali che vale la pena conoscere.

Leggi il mio articolo sugli animali artici per scoprire di più.

Leonardo Parigi
the authorLeonardo Parigi
Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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