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L’italia ai vertici dell’Idrografia mondiale

Grande risultato diplomatico in ottica di ricerca scientifica

Dopo oltre 20 anni, l’Italia torna ad avere un ruolo di punta nell’Idrografia mondiale. È stata annunciata venerdì 5 giugno la nomina del nuovo Direttore dell’IHO (International Hydrographic Organization).

 

Dall’Istituto Idrografico all’IHO

luigi sinapiAd assumere la guida dell’organismo internazionale sarà, dal prossimo settembre, il Contrammiraglio Luigi Sinapi, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina Militare dal 2015. «Una grande emozione e una grande responsabilità», commenta Sinapi.

«Questa nomina rappresenta una vittoria per l’Italia, che torna ad essere protagonista – anche a livello formale – nel mondo dell’idrografia. Personalmente è un momento molto emozionante, anche perché il lavoro svolto per raggiungere questo risultato è il frutto delle attività congiunte con l’Istituto Idrografico, la Marina Militare e il Ministero degli Affari Esteri».

 

Dal sito dell’IHO:

“Negli ultimi tre anni (Sinapi) ha presieduto il comitato per i servizi idrografici e gli standard dell’IHO, e ha contribuito a far evolvere il nuovo standard S-100. In precedenza, ha ricoperto varie posizioni a terra e in mare con la Marina italiana, tra cui quello di Comandante su un cacciatorpediniere e fregate. Durante la sua carriera ha lavorato per aumentare la nostra conoscenza degli oceani e favorire la cooperazione multidisciplinare […]

All’IHO ha affermato che una delle sue priorità sarà aumentare la mappatura dei fondali marini. Dato che tre miliardi di persone fanno affidamento sul pesce come principale fonte di cibo, una comprensione più profonda del fondo marino può rafforzare la nostra comprensione degli ecosistemi marini e della vita marina, informazioni che sono vitali per il nostro futuro approvvigionamento alimentare. Il contrammiraglio Sinapi è focalizzato sul futuro e crede che le moderne tecnologie come i veicoli autonomi, la batimetria di origine satellitare e la batimetria di provenienza di persone abbiano un ruolo centrale da svolgere per aiutarci a raggiungere questi obiettivi”.

Gli avversari al Contrammiraglio erano pari grado a livello professionale, e il risultato spinge verso l’alto le ambizioni di conoscenza scientifica della ricerca in ambito marino. «L’IHO è un organismo tecnico, focalizzato sulla standardizzazione della produzione cartografica. Oggi si occupa anche di temi ambientali, e sappiamo quanto la salute degli oceani sia importante per il futuro del mondo». Una nomina che sarà operativa dal 1 settembre, e che ha una valenza anche politica notevole: «La diplomazia sarà certamente uno degli aspetti cruciali, anche perché il voto è dipeso dalla volontà di 93 fra Stati e organizzazioni internazionali».

 

Gli ambiti di riferimento

Sinapi è stato il promotore, insieme al Capitano di Fregata Maurizio Demarte e alla Professoressa Roberta Ivaldi, dell’avvio della Missione della Marina Militare “High North”, che ogni anno dal 2017 porta in Artico la Nave Alliance. Una più profonda conoscenza dell’ambiente oceanico è uno dei tre pilastri su cui il nuovo Direttore dell’IHO intende costruire per il prosieguo delle attività dell’organismo. «Oltre a questo, è importante lavorare sul capacity building, ovvero sul fornire competenze e know-how a quei Paesi che hanno mancanze sotto questo punto di vista. E lavoreremo molto anche su una più ampia cooperazione, che travalichi gli Stati e le regioni idrografiche».

Lo standard S-100, a cui lo stesso Contrammiraglio Sinapi ha lavorato negli ultimi anni insieme all’IHO, è un documento-quadro destinato allo sviluppo di prodotti e servizi digitali per le comunità idrografiche, marittime e GIS. Il nuovo standard sarà una delle basi più rilevanti per lo sviluppo della tecnologia in ambito marittimo, dal momento che andrà a coinvolgere direttamente anche le navi a guida autonoma del prossimo futuro.

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi
the authorLeonardo Parigi
Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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