La visita del Ministro Urso in Norvegia segna un passo decisivo verso un’alleanza strategica tra Italia e Norvegia nei settori spaziale e delle materie prime critiche, con l’Artico come baricentro geopolitico e tecnologico.
Andøya: lo spazio europeo parte dal Nord
Durante la sua missione in Norvegia questa settimana, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha visitato lo Spazioporto di Andøya, accompagnato dalla Ministra norvegese del Commercio e dell’Industria, Cecilie Myrseth. Situata nel cuore dell’Artico norvegese, la base rappresenta un’infrastruttura strategica per i programmi spaziali europei, offrendo condizioni ideali per i lanci verso orbite polari e solari sincrone.

È proprio da Andøya che, lo scorso 30 marzo, ha avuto luogo il lancio inaugurale del razzo Spectrum della startup tedesca Isar Aerospace: il primo razzo orbitale a decollare da suolo europeo. Sebbene il volo sia stato interrotto dopo 30 secondi, il test ha rappresentato una tappa storica per l’autonomia spaziale europea, validando l’intero ciclo operativo del sito. In parallelo, è già in corso la pianificazione dell’espansione della struttura, che ospiterà nuove piattaforme e impianti per l’integrazione e il collaudo dei lanciatori.
Proprio in quei giorni, all’evento “Arctic Connections” organizzato dalla SIOI, si è discusso di come l’Artico stia diventando un perno delle strategie spaziali europee, anche per via della sua posizione e delle potenzialità tecnologiche offerte da realtà come Andøya.
L’asse KSAT-Italia per IRIS²
La missione italiana ha incluso anche una tappa a Tromsø, presso il quartier generale della Kongsberg Satellite Services (KSAT), operatore di riferimento a livello globale nei servizi satellitari e nelle infrastrutture di terra. KSAT è già partner di aziende italiane come Telespazio ed E-Geos, attive nei programmi dell’ESA.

Il Ministro Urso ha espresso il sostegno dell’Italia all’ingresso della Norvegia nel programma IRIS², il nuovo sistema europeo di comunicazione satellitare sicura. IRIS² mira a rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Europa in un settore sempre più strategico, e vede l’Italia impegnata anche attraverso il Centro spaziale del Fucino. La visita ha confermato una piena convergenza di intenti tra i due Paesi nell’ambito della space economy.
Materie prime, innovazione e investimenti
Oltre allo spazio, la cooperazione tra Italia e Norvegia si è estesa al tema delle materie prime critiche, nodale per le transizioni verde e digitale. I due ministri hanno firmato una Dichiarazione Congiunta che sancisce l’intenzione di collaborare su filiere strategiche a elevato contenuto tecnologico.

Tra gli obiettivi, approvvigionamento sostenibile, innovazione industriale e attrazione di investimenti, anche grazie al coinvolgimento del fondo sovrano norvegese, già presente in 112 aziende italiane.
L’Italia, insomma, vede la Norvegia come un partner privilegiato per costruire una nuova politica industriale europea, facendo leva sulla stabilità politica ed economica nazionale e sull’eccellenza tecnologica dei propri attori pubblici e privati.
Enrico Peschiera
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