Il 3 settembre la Commissione Europea ha presentato una proposta per rinforzare il supporto finanziario destinato ai Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM), inclusa la Groenlandia, nel prossimo budget (2028-2034). La proposta sarà parte delle delicate negoziazioni che attendono le istituzioni e i paesi dell’UE nei prossimi due anni.
Il supporto dell’UE allo sviluppo di settori strategici
A metà luglio la Commissione Europea ha presentato un’articolata proposta per la definizione del suo prossimo budget a lungo termine (Multiannual Financial Framework) per il periodo 2028-2034. Ora la proposta è entrata nella complessa fase della negoziazione con il Parlamento Europeo e gli Stati Membri.
È nel contesto della definizione del nuovo budget UE che mercoledì 3 settembre la Commissione Europea ha presentato una proposta per intensificare il sostegno finanziario fornito ai tredici Paesi e Territori d’Oltremare (PTOM). In particolare la proposta ha l’obiettivo di “sviluppare ulteriormente la dimensione strategica” della partnership tra l’Unione e questi paesi.
Attenzione particolare è riservata alla Groenlandia, per la quale è previsto uno stanziamento di oltre €530 milioni (quasi il doppio rispetto al budget attuale). Questi fondi saranno destinati a “supportare lo sviluppo sostenibile di settori strategici”, tra cui la filiera delle materie prime critiche, l’energia rinnovabile, la connessione digitale e il turismo.

Artico, zona calda
Il Commissario UE danese Dan Jørgensen ha accolto positivamente la proposta. “Viviamo in un mondo instabile. Questa è l’UE che dimostra la sua leadership: approfondendo i legami e la cooperazione con la Groenlandia”, ha affermato in un commento scritto al giornale Sermitsiaq.
Anche il Commissario europeo per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori Michael McGrath, riporta Euractiv, ha commentato positivamente la proposta della Commissione, definendo la Groenlandia un’ancora nell’Artico per l’Unione in questi tempi di “rivalità sistemica”.

Oltre a essere un hotspot climatico, e per alcuni versi anche come conseguenza degli impatti che il cambiamento climatico ha e avrà sulle sue rotte, l’Artico rappresenta infatti un hotspot geopolitico e strategico a livello globale in cui si incrociano le mire di Russia, Cina, Stati Uniti e naturalmente dell’UE.
Annalisa Gozzi