Affari Militari

NATO, via libera all’ingresso di Svezia e Finlandia

Helsinki e Stoccolma ricevono il via libera ufficiale all’ingresso nella NATO dopo il vertice di Madrid e l’accordo con la Turchia.

Luce verde per i Nordici

Il vertice NATO di Madrid del 28 Giugno rende formale la svolta atlantica del Nord Europa. A seguito dell’aggressione russa all’Ucraina, Svezia e Finlandia hanno rapidamente deciso di abbandonare una politica di neutralità decennale (o secolare, nel caso della Svezia), per allinearsi all’Alleanza Atlantica, entrando sotto l’ombrello di sicurezza collettiva.

Il percorso di ingresso è stato decisamente rapido, anche se serviranno mesi all’accettazione formale. Ma si tratta, per l’appunto, di una formalità. La Turchia di Recep Tayyip Erdoğan ha da subito ostacolato l’accesso dei due Paesi nordici alla NATO, ma per una pura speculazione politica.

Fonte: www.facebook.com/NATO

Per qualche settimana Ankara ha dichiarato infatti che si sarebbe opposta ai due nuovi membri, senza un cambio di regime in fatto di ospitalità a determinati rifugiati politici in Svezia e Finlandia. I curdi, certo, ma soprattutto i membri delle organizzazioni guleniste, indicati da Erdoğan come i principali esecutori del tentato colpo di Stato del 2016.

Come cambia la sicurezza europea

President Recep Tayyip Erdoğan of Türkiye, President Sauli Niinistö of Finland and Prime Minister Magdalena Andersson of Sweden met in Madrid on Tuesday (28 June 2022) under the auspices of NATO Secretary General Jens Stoltenberg. The leaders agreed a trilateral memorandum to address Türkiye’s legitimate security concerns, paving the way for Finland and Sweden’s NATO membership. Secretary General Jens Stoltenberg said: “I strongly welcome the signing of this trilateral memorandum, and I strongly welcome the constructive approach all three countries have shown during the negotiations. Finnish and Swedish membership of NATO is good for Finland and Sweden, it is good for NATO, and it is good for European security.

Fonte: www.facebook.com/NATO

Il summit della NATO di Madrid ha sancito inoltre una serie di punti fermi per il futuro dell’Alleanza. Primo su tutti, un potenziale allargamento non soltanto ad altri membri europei, ma a una visione più globale, che possa includere anche membri di altri continenti. Nel documento finale del vertice si legge:

We have endorsed a new Strategic Concept.  It describes the security environment facing the Alliance, reaffirms our values, and spells out NATO’s key purpose and greatest responsibility of ensuring our collective defence based on a 360-degree approach.  It further sets out NATO’s three core tasks of deterrence and defence; crisis prevention and management; and cooperative security.  In the years to come, it will guide our work in the spirit of our transatlantic solidarity.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato inoltre che Washington andrà a rafforzare la presenza militare americana sul suolo europeo, dopo un processo che aveva visto diminuire le unità statunitensi nel continente.

Le risposte della Russia e una nuova frontiera

Le novità sono importanti e determinano un cambio radicale sulla strategia complessiva, anche nell’Artico. Il Mar Baltico diventerà quindi un “Mare della NATO“, visto che l’unica costa a non essere membro dell’Alleanza sarà proprio quella russa. Sia dalla lingua di terra di San Pietroburgo, sia dalla parte dell’exclave di Kaliningrad.

Inoltre, le sessioni di lavoro dell’Arctic Council sono ferme da Marzo, visto che la chairmanship del forum è proprio della Federazione Russa. Russia che si troverà, tra l’altro, a essere l’unico membro non-NATO anche in questa realtà diplomatica. Quali saranno quindi le iniziative future per riuscire a dialogare con il più grande e vasto Paese artico?

Se il Cremlino ha glissato sull’importanza strategica dei nuovi ingressi, ha però anche ribadito che l’installazione di strutture e unità militari vicine al confine finlandese “otterranno risposte pratiche”.

«La protezione degli interessi nazionali ai confini sta assumendo contorni estremamente importanti», ha affermato Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di Sicurezza russo. «Nuove minacce regionali stanno emergendo, e tra queste anche la partecipazione di Svezia e Finlandia alla NATO».

Leonardo Parigi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

Articoli Recenti

1500 chilometri di traversata in Groenlandia per studiare il ghiaccio eterno

Al via la nuova spedizione guidata da Ramón Larramendi, uno dei più noti esploratori polari…

3 giorni fa

Nuovi traghetti a idrogeno per la Norvegia

Nuovi traghetti lunghi 117 metri progettati dalla Norwegian Ship Design Company AS per operare sul…

3 giorni fa

Sicurezza nell’Artico, Marrone (IAI): “L’Italia deve investire nella difesa o saranno dolori”

Intervista ad Alessandro Marrone, responsabile del Programma “Difesa” dell'Istituto Affari Internazionali di Roma. Una nuova scacchiera…

6 giorni fa

Orsi senza pace nel Nord della Finlandia

Sbalzi di temperatura, turismo, caccia e cambiamenti climatici stanno trasformando la vita degli orsi bruni…

1 settimana fa

Carbon Capture, l’italiana Limenet in corsa per il futuro della cattura della CO2

L'intervista al fondatore e Ceo di Limenet, Stefano Cappello, che racconta l'evoluzione dell'azienda e le…

1 settimana fa

SOS Arctic 2024, la nuova spedizione di Ramón Larramendi

Ramón Larramendi, uno dei più noti esploratori polari a livello mondiale, è il capo-spedizione di…

2 settimane fa