Windsled 24

SOS Arctic 2024, la nuova spedizione di Ramón Larramendi

Ramón Larramendi, uno dei più noti esploratori polari a livello mondiale, è il capo-spedizione di SOS ARCTIC – WINDSLED 2024, una traversata di 30 giorni da 1500 chilometri nei ghiacci interni della Groenlandia.

Spedizione tra i ghiacci

La nuova spedizione di Ramón Larramendi sta per partire, ma la squadra è già sul campo. SOS Arctic – Windsled 2024 è la nuova missione esplorativa del celebre esploratore polare spagnolo, che ha all’attivo già decine di migliaia di chilometri sul ghiaccio, macinati tra Artide e Antartide in decenni di spedizioni.

© Windsled2024

Classe 1965, Larramendi è il capofila della nuova spedizione in Groenlandia, che partirà ufficialmente il prossimo 2 maggio, insieme ad altri 7 coraggiosi scienziati ed esploratori. Oltre 1500 chilometri di traversata sui ghiacci dell’isola più grande del mondo, di cui Osservatorio Artico sarà il Media Partner ufficiale.

A supportare l’iniziativa, diverse realtà italiane: Gruppo Sella, Sella SGR, Banca Patrimoni Sella & C., Istituto di Scienze Polari del CNR, Terre Polari, insieme a LCE – Life Cycle Engineering e MAS – Management Around Sports.

Cos’è l’Inuit Windsled

Il WindSled è progettato per essere una base mobile per gli sforzi di ricerca polare. Una soluzione creata dallo stesso esploratore spagnolo, che deriva dalla sua approfondita conoscenza dei territori polari e dalle competenze acquisite sul campo, insieme agli Inuit.

La particolare slitta sarà lunga 20 metri e larga 3 metri, dotata di pannelli solari e di un aquilone che potrà condurre la spedizione fino a un massimo di 50km/h. Trasporterà una squadra di otto persone con un carico di 3.000 chili.  Il WindSled affronta e supera in modo efficiente le sfide comuni di accessibilità, terreni difficili e costi elevati associati alle spedizioni polari, vantando una solida storia di successo.

Il progetto Inuit WindSled rappresenta un progresso significativo nelle capacità di ricerca polare. Essendo una piattaforma flessibile e mobile, offre opportunità senza precedenti per la scoperta scientifica nelle regioni antartiche e artiche, aree in cui dati e informazioni critici sono ancora ampiamente necessari.

Le prime fasi della missione

“In queste settimane dall’arrivo in Groenlandia il 28 marzo, abbiamo svolto una prima fase della spedizione consistente nell’organizzazione e nella preparazione dell’attrezzatura per lo WindSled a Narsaq“, racconta Larramendi. “Ma soprattutto abbiamo lavorato per esplorare e trovare un percorso terrestre verso la calotta glaciale per trasportare il nostro carico pesante di oltre 3 tonnellate. Qualcosa che nessuno aveva provato o fatto prima in questa zona!”

© Windsled2024

“Siamo riusciti a trovare la strada e a trasportare l’attrezzatura al campo base in un Nunatak nel ghiaccio. Navigando da Narsaq verso il ghiaccio marino nel fiordo di Qaleralik, abbiamo sollevato il carico attraverso un muro di ghiaccio di 20 metri, e poi abbiamo proseguito con le motoslitte che abbiamo guidato attraverso diversi percorsi sulla calotta glaciale, trasportando il carico al campo base di Nunatak situato a 400 metri di altitudine”.

“La squadra ora è composta da Joorut Knudsen e Jensjacob Simonsen dal sud della Groenlandia e Juanma Sotillos e Miguel Angel Vidal. Da qui abbiamo iniziato a fornire parte del carico all’altopiano fino a 2000 m. e a stabilire una pista priva di crepacci. Il motivo per cui è stato aperto un sentiero in superficie verso la calotta glaciale da Narsaq è stato a causa delle grandi incertezze sul rifornimento in elicottero con potenziali settimane di ritardo, frequente cattiva visibilità, mentre il rifornimento in superficie è possibile anche in caso di maltempo”.

© Windsled2024

“In questo periodo abbiamo testato nelle prime fasi alcuni sistemi elettrici motorizzati con ricarica solare per iniziare a esplorare l’opzione su come elettrificare l’accesso completo all’altopiano, cosa che spero sarà possibile nel prossimo futuro.
Domani inizieremo il rifornimento finale del carico fino alla posizione finale di partenza a 2500 metri“.

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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