La rubrica settimanale da Bruxelles che raccoglie gli appuntamenti da segnare in agenda e offre uno spunto di riflessione per la settimana.
Appuntamenti da tenere d’occhio:
- 9-13 giugno: È stata inaugurata a Nizza la Conferenza ONU per gli Oceani 2025 co-organizzata dai governi di Francia e Costa Rica. L’atteso forum globale segna la metà del Decennio dedicato agli Oceani (2021-2030) ed è l’occasione per promuovere lo sviluppo di processi multilaterali per una governance degli oceani basata sulle raccomandazioni della comunità scientifica e finalizzata alla conservazione di questi preziosi ecosistemi. Il tema centrale dell’evento è “Accelerare l’azione e mobilitare tutti gli attori per conservare e usufruire in maniera sostenibile dell’oceano”.
- 10-12 giugno: Tre giornate di conferenze dedicate all’energia sostenibile a Bruxelles (e online) con l’European Sustainable Energy Week. La capitale belga è pronta a ospitare l’evento UE pù importante dell’anno sul tema delle politiche energetiche con un programma che abbraccia numerosi settori chiave quali edilizia, trasporti e industria, ma anche temi trasversali tra cui digitalizzazione, azione locale, e partecipazione giovanile.
- 16 giugno: I ministri di trasporti, telecomunicazioni ed energia dei paesi UE si riuniscono a Bruxelles per esprimersi in merito alla REPowerEU roadmap, il piano di azione per l’indipendenza dai combustibili fossili russi pubblicato dalla Commissione Europea a inizio maggio. I ministri saranno anche chiamati ad approvare le conclusioni raggiunte dal Consiglio per il rafforzamento dell’unione energetica attraverso la strada di una maggiore sicurezza in termini di prezzi e di forniture.
Parliamo di numeri: -54% entro il 2030
Un taglio del 55% delle emissioni domestiche di gas a effetto serra entro il 2030. Questo l’obiettivo che l’Unione Europea si è data come primo step verso l’ambizione della neutralità climatica entro metà secolo. Secondo la valutazione dei Piani Nazionali Energia e Clima (PNIEC) appena pubblicata dalla Commissione Europea, i paesi UE sarebbero sulla rotta giusta per raggiungere una riduzione di appena un punto percentuale in meno (-54%) rispetto a tale obiettivo.

La crescita delle energie rinnovabili, allineata al raggiungimento del 42,5% sempre entro il 2030, ha contribuito significativamete ai progressi complessivi ed evidenzia l’importanza di mantenere l’impegno alto e costante. Rimangono, tuttavia, significativi sia i divari tra i paesi che alcune falle comuni come l’assenza di una lista completa dei sussidi ambientalmente dannosi nella maggioranza dei PNIEC.
Passando dalla dimensione del domani a quella del dopodomani, l’obiettivo annunciato di una riduzione delle emissioni del 90% al 2040 non è ancora stato cristallizzato legalmente e il Commissario per il clima, Wopke Hoekstra, ha rimandato la revisione della Legge Europea sul Clima a luglio. L’esecutivo ha espresso chiaramente la volontà di mantenere vivo l’obiettivo sebbene aprendo la porta a maggiore flessibilità.
Annalisa Gozzi