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La Laura Bassi conclude l’attività in Artico

Torna a Bergen la nave “Laura Bassi”, imbarcazione da ricerca dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Applicata (OGS), che ha appena terminato la sua prima missione in Artico.

La missione della Laura Bassi

Dal 6 agosto al 14 settembre la nave da ricerca Laura Bassi ha intrapreso una spedizione di ricerca oceanografica in acque norvegesi. Per la prima volta una nave rompighiaccio italiana si avventura in una campagna scientifica nell’area, strutturata nella realizzazione di quattro diversi progetti di ricerca.

OGS, Ministero degli Affari Esteri, Università di Bergen, CNR-ISP e NORCE (Norwegian Research Centre di Bergen) hanno dato il bentornato all’imbarcazione italiana, dopo un rapido scalo per cambio equipaggio a Longyearbyen, alle Isole Svalbard. Circa 40 ricercatori di OGS e CNR hanno svolto diversi ambiti di ricerca scientifica, coordinati da Renata Lucchi di OGS, Maurizio Azzaro del CNR-ISP e da Laura Ghigliotti del CNR-IAS.

Fonte: Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS

La raccolta di campioni di acqua marina a diverse profondità, di cui verranno analizzate le proprietà fisiche, chimiche e biochimiche attraverso la soglia oceanica che separa l’Oceano Atlantico dall’Oceano Artico, è il focus del progetto CASSANDRA. La risposta delle comunità biologiche di pesci al cambiamento climatico è invece l’obiettivo del progetto CHANGE, che si svolgerà lungo la costa della Groenlandia nord-orientale all’imbocco dello Stretto di Fram.

Il progetto IRYDIA investigherà infine la risposta degli oceani del passato ai cambiamenti climatici naturali determinati dalle alternanze di epoche glaciali ed interglaciali. Tutti i progetti si svolgeranno in stretta collaborazione con gruppi di ricerca internazionali.

La nave e la ricerca

La N/R Laura Bassi, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS con il supporto del CNR per l’acquisto di strumentazioni per un valore di circa 5 milioni di euro grazie ai fondi residui del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) è oggi l’unica nave italiana rompighiaccio per la ricerca oceanografica ed è gestita da un Direttivo Tecnico Operativo composto da rappresentanti di OGS, CNR, ENEA e MUR.

Fonte: Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS

Al momento è anche la prima e unica nave battente bandiera italiana grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico, conforme alle nuove regole internazionali per l’accesso delle navi alle aree polari (il Polar Code). La “Laura Bassi” ha un’autonomia di navigazione di 60 giorni, supportata da motori diesel che possono spingerla a una velocità di crociera di 12 nodi.

A bordo trovano spazio i laboratori e gli strumenti di alta tecnologia installati a seguito del refitting subìto dalla nave nei mesi scorsi. È inoltre presente una piazzola di atterraggio per elicotteri da 10 tonnellate di portata.

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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