La rubrica settimanale da Bruxelles che raccoglie gli appuntamenti da segnare in agenda e offre uno spunto di riflessione per la settimana.
Appuntamenti da tenere d’occhio:
- 21-23 luglio: Una delegazione di 10 europarlamentari delle Commissioni per Sviluppo e Ambiente si recherà a New York per il Forum Politico di Alto Livello delle Nazioni Unite (HLPF) in cui si discuterà dei progressi fatti verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’Agenda 2030. A latere del forum, la delegazione dell’Unione Europea presso le Nazioni Unite ospiterà un evento dedicato al ruolo dei parlamenti per l’obiettivo 17, “Rafforzare le Partnerships Democratiche per lo Sviluppo Sostenibile”.
- 21-23 luglio: Dieci membri della Commissione parlamentare per il Commercio Internazionale (INTA) saranno in missione in Brasile tra Brasilia e São Paulo per portare avanti il dialogo sull’accordo di partnership tra Unione Europea e i paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay) e rafforzare i rapporti commerciali bilaterali tra UE e il Brasile.
- 23 luglio: Webinar organizzato dallo European Health and Climate Observatory e Climate ADAPT dedicato al ruolo del settore sanitario nel contrasto alla crisi climatica. Questo training online si rivolge a professionisti del settore sanitario e della sostenibilità con l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari a fissare obiettivi e strategie di mitigazione, e mobilitare il supporto necessario a tutti i livelli dell’organizzazione.
Diamo i numeri: -90%
La Commissione Europea ha ufficialmente proposto un obiettivo al 2040 per la riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra del 90% rispetto ai livelli del 1990. Questo target si posiziona a metà strada tra gli obiettivi per il 2030 (-55%) e il 2050 (zero netto), e si propone di tracciare un percorso “pragmatico e flessibile” che fornisca un riferimento stabile per gli investimenti nella transizione energetica nell’Unione.
La proposta non è una sorpresa, in quanto già annunciata nelle Linee guida della nuova commissione 2024-2029 e in una Comunicazione ad hoc di febbraio, ma ha richiesto una gestazione più lunga del previsto, durante la quale sono stati introdotti alcuni meccanismi definiti di “flessibilità” per il raggiungimento dell’obiettivo. Tali meccanismi riguardano in particolare l’uso limitato (equivalente al 3% delle emissioni nette al 1990) di crediti di carbonio di alta qualità generati in paesi partner, e l’introduzione delle rimozioni domestiche permanenti (emissioni negative generate tramite soluzioni naturali o industriali) nel Sistema UE di Scambio delle Emissioni (EU ETS) per compensare le emissioni residue nei settori più complessi.
La proposta di emendamento alla Legge Europea sul Clima è stata presentata al Parlamento e al Consiglio affinché venga discussa come previsto dalla procedura legislativa ordinaria.

Si attende ora anche una comunicazione della Commissione sulla versione aggiornata del Contributo Determinato a livello Nazionale (Nationally Determined Contribution, NDC) dell’UE, un documento che tutti i paesi firmatari dell’Accordo di Parigi avrebbero dovuto presentare entro febbraio 2025. A soli quattro mesi dalla Conferenza delle Parti in Brasile (COP 30), il 90% delle Parti non ha ancora presentato il proprio NDC.
Annalisa Gozzi
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