Msc Shipping: «No all’utilizzo della rotta Artica»

La notizia è davvero da prima pagina. MSC Shipping, colosso dei trasporti marittimi globali, ha infatti preso una posizione netta sul possibile utilizzo delle rotte commerciali che potrebbero aprirsi nell’Oceano Artico.

Ecco il comunicato stampa:

MSC Mediterranean Shipping Company, leader globale nei trasporti e nella logistica, ha deciso di non utilizzare l’Artico come nuova scorciatoia tra il Nord Europa e l’Asia, e si concentrerà invece sul miglioramento delle prestazioni ambientali sulle rotte commerciali globali esistenti. La rotta del Mare del Nord [Northern Sea Route, ndr] si trova interamente nelle acque artiche ed è stata messa alla prova da altre compagnie marittime che cercano di sfruttare lo scioglimento dei ghiacci dal riscaldamento globale. MSC è convinto che i 21 milioni di container movimentati ogni anno per i suoi clienti possano essere trasportati in tutto il mondo senza attraversare questo corridoio artico.

In quanto azienda responsabile con un patrimonio marittimo di lunga data e passione per il mare, MSC ritiene che la scomparsa del ghiaccio artico sia profondamente inquietante (…) Il nostro settore dovrebbe concentrare i propri sforzi sulla limitazione delle emissioni ambientali e sulla protezione dell’ambiente marino nelle rotte commerciali esistenti”, ha affermato Diego Aponte, Presidente e CEO del Gruppo MSC”.

Una posizione dunque chiara e decisa, che stride con le opportunità che altri giganti del settore marittimo globale stanno invece preparando per il futuro. Da Maersk a COSCO, l’intero mondo dei trasporti via mare guarda con favore alle nuove rotte commerciali che potrebbero aprirsi in maniera stabile nel corso dei prossimi anni. Nel 2018 aveva fatto scalpore il viaggio della Venta Maersk attraverso le fredde acque artiche. La portacontainer – in grado di trasportare 3.600 TEUs – aveva preso il mare ad agosto, attraccando il 28 settembre a San Pietroburgo. Un viaggio pericoloso e pionieristico, che apriva grandi orizzonti commerciali e preoccupanti scenari ambientali.

Ecco perché la posizione di MSC fa ancora più scalpore. Nonostante servano anni a progettare navi in grado di ottimizzare tempi e costi per rotte così impervie, la società di Aponte fa sentire la sua voce rinunciando, al momento, alla sfida artica.

Leonardo Parigi © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

Articoli Recenti

Windsled2025, la lunga traversata

Il diario di bordo di Antonio Mangia, impegnato nella traversata della Groenlandia utilizzando Windsled, la…

1 giorno fa

Il giorno dei trichechi

Ancora una tappa del viaggio avventura organizzato dal nostro partner FRAMTours a bordo del veliero…

2 giorni fa

Il clima sta cambiando l’operatività militare in Artico

Il cambiamento climatico sta impattando sempre di più il modo di immaginare e programmare la…

4 giorni fa

A Ny-Ålesund, dentro il fiordo del Re

Un altro capitolo del diario di bordo di Enrico Peschiera, che ha intrapreso un viaggio-avventura…

6 giorni fa

Il “Colombo russo” e il sogno della rotta marittima settentrionale

Una storia lontana e poco conosciuta in Italia, che racconta quanto la rotta marittima polare…

1 settimana fa

Windsled2025, ultimi preparativi e prima partenza

Dopo il successo dello scorso anno, Ramòn Larramendi porta in Groenlandia un nuovo progetto di…

1 settimana fa