High North

High North25, strada in salita

Tra onde e vento “al giardinetto”, la missione scientifica della Marina Militare “High North25” non si ferma: Nave Alliance affronta il mare mosso alle porte delle Svalbard.

Mare grosso

Location: Svalbard, vi vediamo!

Coordinate: 77°24.256’ N; 012°43.566’ E

Meteo: Mare mosso

Era un sonno profondo, uno di quelli che quando ti svegli ci vogliono quattro, cinque secondi per capire dove ti trovi. Il mare si ingrossa e un bello schiaffo d’acqua sullo scafo mi sveglia. Era previsto, era stato annunciato. Ma il risveglio è improvviso. Un’occhiata fuori dall’oblò e le onde mi impediscono di vedere l’orizzonte. Si balla.

© Osservatorio Artico

Durante la consueta riunione delle 8:30 viene confermato. Impossibile procedere sulla prima stazione di ricerca per condizioni del mare avverse. Proibito anche uscire sui ponti scoperti. E allora si lavora in main lab. Si pianifica il lavoro per la prossima stazione. Si rassettano le postazioni di lavoro e si riorganizza la strumentazione. Alla dinamicità del team scientifico e del personale di bordo fa da contraltare la mia difficoltà a guardare anche solo lo schermo del computer. Ci rinuncio. Chiudo. Ascolto e osservo questo nuovo momento a bordo a ritmo di Manu Chao. L’atmosfera è magnetica.

In queste condizioni tutto il personale di bordo deve riadattare le proprie mansioni alle condizione del mare. E così anche la cucina che annuncia una “mensa continuata” e non i classici due turni. Una strategia per velocizzare il lavoro in condizioni sfavorevoli anche per loro.

Si prova a raggiungere un’altra stazione a poche miglia dalle Svalbard. La plancia annuncia l’inizio delle attività sia a prua che a prora. Ma anche ora niente. A prora non si possono effettuare attività di ricerca, il rischio è troppo alto.

© Osservatorio Artico

Fortunatamente, a poppa, l’ISS riesce a campionare dell’acqua superficiale per la ricerca di contaminanti antropici sia chimici che biologici raccolti con dei campionatori di superficie. Parallelamente sono state effettuate delle misurazioni dei parametri chimico fisici dell’acqua attraverso la sonda multiparametrica.

Pillola del giorno: Il Giardinetto

“Il vento che viene dal mare oggi si è messo a giocare. Gioca con le foglie del viale, le solleva ad una ad una, le rincorre, le sparpaglia, fa scherzetti da nulla: una foglia sulla spalla, una foglia sulla testa… Che bella festa!” (Gianni Rodari).

In termini nautici è il vento che proviene da una direzione compresa tra la poppa ed il traverso nave (cioè tra 120° e 150° circa rispetto alla prua della nave). Nella navigazione tradizionale a vela, con il vento al giardinetto rende la piattaforma più stabile rispetto al vento in poppa piena, più efficiente per le vele e utile per mantenere buona velocità ed un assetto confortevole.

© Osservatorio Artico

Il “giardinetto” era una parte decorativa delle antiche navi a vela, situata a poppa, ai lati del castello di poppa. Erano piccoli balconcini, spesso con funzione anche estetica oltre che pratica (luce e aerazione). Quindi quando si dice “vento al giardinetto”, si intende il vento che arriva obliquamente da dietro, sfiorando il giardinetto, cioè lateralmente da poppa.

Marco Volpe

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Marco Volpe

La lingua e la cultura cinese sono stati il mio punto di partenza negli anni della laurea triennale e magistrale a Roma. La passione per l'Artico l'ho maturata di pari passo con la crescita dell'importanza geopolitica della regione. Gli studi tra la University of Leeds e la Sioi di Roma mi hanno permesso di approfondirne la conoscenza e di svilupparne le tematiche. E penso che sia un dovere diffondere maggiore consapevolezza sulla rilevanza che l'Artico gioca oggi e nel prossimo futuro.

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