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Secondo giorno di navigazione per nave Alliance, che punta sull’arcipelago norvegese per una prima giornata completa di attività.
Location: A 12 miglia dalle Isole Svalbard
Coordinate: 76°36.253’ N; 014°29.603’ E
Meteo: sereno, mare calmo
Puntamento nave
Sveglia alle 6 in punto, primo briefing alle 06.40. L’aria pungente del mattino ci gela le mani, ma il sole è già alto, la nebbia è assente, e siamo in navigazione con un mare calmo. Quindi, ottime condizioni per iniziare con la prima giornata piena di attività scientifiche.
Alle 7 del mattino il box corer è già in acqua, con il team scientifico a prora a coordinare e monitorare, mentre l’equipaggio della nave lavora per assicurare il funzionamento non solo dell’intero mondo di bordo, ma anche l’operatività degli strumenti che andranno poi ad acquisire i dati di tutta la campagna 2024.
Il box corer è una specie di “gabbia” di metallo, che viene messo in acqua con l’obiettivo di raggiungere il fondale. Una volta sul fondo, la “scatola” pesca qualche chilo di materiale. Fango, pietre e forse anche esseri viventi vengono prelevati, per passare poi alle analisi successive delle “carote”. Immaginate però di fare queste operazioni più volte, in punti diversi, e con una temperatura di circa 6 gradi (e già il meteo è ottimo, ad oggi!).
Ma per capire meglio come funzionano le correnti e per avere tanti altri dati, è necessario mettere in mare altri strumenti. Nel corso della giornata, mentre il Multi-Beam scandagli il fondale per parametrare la calibrazione per le attività dei prossimi giorni, si mette in mare il CTD – una sonda multiparametrica che registra per ore salinità e temperatura dell’acqua, salendo e scendendo a diverse profondità.
A cosa serve? Questa attività rileva l’intera gamma di questi dati che, ripetuti nella stessa area in diversi anni, possono indicare eventuali cambiamenti significativi, in un’area identificata generalmente come una sentinella apicale del cambiamento climatico globale.
Il sole e la vicinanza con le isole Svalbard ci consentono anche di far decollare per qualche minuto il drone dell’Istituto Idrografico, con immagini eccezionali che confermano l’incredibile suggestività di quest’area!
Leonardo Parigi
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