Economia

Gli interessi strategici europei mettono in moto la chiesa di Kiruna

Lo spostamento storico della chiesa di Kiruna è l’emblema del cambiamento economico e strutturale della regione.

La chiesa di Kiruna

Negli ultimi giorni, una folla eccitata ed un’aria di festa ha preso il sopravvento sulle strade della cittadina Artica di Kiruna, in Svezia, dove una delle chiese più conosciute del Paese è stata spostata 5 km a est per l’espansione di una miniera di ferro.

Ci troviamo nell’estremo nord della Svezia, 200 km a nord del Circolo Polare Artico, dove nel 1900 fu fondata una città dopo la scoperta di minerali ferrosi sulla collina di Kiirunavaara. La sua fondazione è infatti attribuita a Hjalmar Lundbohm, il primo manager dell’impresa mineraria statale LKAB, che oggi possiede la miniera sotterranea di ferro più grande al mondo, celata sotto il suolo su cui poggia Kiruna.


La centenaria chiesa di Kiruna, ispirata ad un lavvú dei Sami. Credits: Tommy Alven

Oggi, il gruppo LKAB produce l’80% del ferro estratto in Europa, con l’ambizione di estendere i suoi progetti minerari nei prossimi decenni. Con l’approvazione della nuova miniera, Per Geijer – dichiarata progetto strategico dell’UE nel Marzo 2025 – a Kiruna verranno estratte terre rare necessarie alla transizione energetica e digitale, contribuendo così all’obiettivo europeo di promuovere la sicurezza energetica e ridurre le dipendenze dalla produzione cinese e russa di minerali critici.

Un patrimonio culturale a rischio

La storica chiesa in legno rosso, patrimonio culturale religioso secondo la “Legge Svedese sull’Ambiente Culturale” (kulturmiljölagen), fu inaugurata nel 1912 come dono da LKAB alla comunità, costruita nelle sembianze di una tenda Sami (lavvú) ed evitando l’uso di simboli cristiani per accogliere tutta la popolazione della nuova città, inclusa la comunità indigena Sami che vive nella zona.

Dopo otto anni di pianificazioni, la chiesa di 600 tonnellate ha percorso un viaggio di 5 km per raggiungere la sua nuova sede sul lato orientale della città tra il 19-20 Agosto. Questo trasloco ha richiesto un’installazione di travi e rimorchi per il trasporto, e l’allargamento delle strade su cui la chiesa sarebbe passata da 9 a 24 metri.


Lo spostamento della chiesa fra il 19-20 Agosto. Credits: AFP via Getty Images

L’atmosfera di festa che ha occupato il centro di Kiruna negli ultimi giorni è stata incoraggiata dagli sforzi del gruppo LKAB che ha finanziato una messa pubblica, vari rinfreschi e alcuni concerti nel corso delle due giornate, a cui hanno partecipato anche la cantante svedese Carola, vincitrice di Eurovision nel 1991, ed il re Carlo XVI Gustavo di Svezia.

La miniera, nuova chiesa

Questo non è il primo, né l’ultimo spostamento di un centro di vita collettiva a Kiruna, dove l’intera città rischia di essere inghiottita dalla miniera che pian piano va allargandosi col tempo. L’evento, al contrario, è parte di un progetto di trasferimento dell’intera città nel corso dei prossimi 10 anni.

L’attività mineraria che prende luogo sotto alla città, è invisibile ma non passa inosservata: questa si fa sentire nelle riverberazioni di esplosivi che spesso percuotono l’intera città senza preavviso, e nel suolo che comincia a cedere sotto le pressioni dell’incessante estrazione sotterranea.


Piano per le tempistiche del trasloco dell’intera città. Credits: AFP via Getty Images

Mentre il gruppo LKAB punta a scavare sempre più in profondità, oltre gli attuali 1.365 metri, il rischio di crollo di alcune zone della città soprastante aumenta e il terreno va via via indebolendosi.

La resistenza dei Sami

La recente costruzione di questa città, divenuta unimportante polo minerario europeo, ha avuto particolari conseguenze per le popolazioni Sami della zona, che damillenni vivono e praticano la pastorizia di renne inScandinavia settentrionale e nella Russia nord-occidentale.

Alcuni membri della comunità, infatti, hanno accusato l’evento di essere una distrazione dal costante processo di distruzione della città e della cultura locale dellepopolazioni indigene a questi luoghi. “Il trasferimento della chiesa è presentato come un evento simbolico e solenne, volto a salvare un patrimonio culturale. Allo stesso tempo, il vero motivo del trasferimento, ovvero l’espansione mineraria, viene nascosto,” afferma Karin K. Niia, allevatrice di renne e membro del consiglio del villaggio Sami, Gabna Sameby.


Fonte: Peter Rosén/Lappland Media AB

“C’è una responsabilità legale e morale nel proteggere i diritti dei Sami in quanto popolo indigeno e allevatori di renne, e assumersi la responsabilità della propria terra, della propria cultura e del proprio futuro richiede azioni concrete”.

Oltre alle 3.000 case ed i 6.000 abitanti che dovranno traslocare su un terreno più stabile, anche il cimitero, con i suoi 5.000 deceduti, verrà spostato per far spazio alla miniera. Il giornale svedese Dagens Nyheter lo definisce come “il più grande trasferimento di morti nei tempi moderni in Svezia.”

I tetti aguzzi e le forme triangolari di questa chiesa, che ha attraversato l’intera città per far spazio all’estensione di questo nuovo progetto minerario, sono stati salvati. Chi verrà lasciato indietro?

Erin Rizzato Devlin

Osservatorio Artico ©️ Tutti i diritti riservati

Erin Rizzato Devlin

Erin Rizzato Devlin è una giornalista investigativa e ricercatrice con base a Göteborg, in Svezia. È anche co-fondatrice di Equitable Energy Research CIC ed il suo lavoro tratta di energia, sostenibilità e giustizia ambientale.

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