Canada

Le balene volanti del Canada

Nessuna allucinazione: un “nuovo” mezzo di trasporto cargo potrebbe presto diventare realtà nei cieli del Canada settentrionale.

Il progetto di Flying Whales

Il 20 giugno scorso Canadian North Airlines e Flying Whales hanno firmato un memorandum d’intesa durante il Paris Air Show 2023, aprendo allo sviluppo della soluzione del trasporto cargo via dirigibile nel Canada settentrionale, e per l’area artica.

“Siamo lieti di collaborare con Flying Whales per la loro innovazione rivoluzionaria. Forniremo approfondimenti dettagliati acquisiti durante i nostri 77 anni di esperienza operando nel nord canadese e nell’Artico. Il dirigibile sviluppato da Flying Whales rappresenta il dirigibile migliore e più avanzato per le nostre operazioni canadesi”, aveva affermato Michael Rodyniuk, Presidente e CEO di Canadian North Airlines, durante la firma.

Sarà davvero l’Artico il migliore territorio per il ritorno sul palcoscenico dell’antico mezzo di trasporto aereo?

Una vecchia, nuova idea

Flying Whales nasce a Parigi nel 2012, e oggi dispone di numerosi finanziamenti pubblici e privati. Le partnership non si contano: da Societé Générale alle principali istituzioni pubbliche, da Air Liquide a Thales. La base del progetto è tutta strutturata sul modello di dirigibile LCA60T, e sulle future integrazioni di nuove tecnologie sul velivolo.

Tra queste: l’utilizzo di idrogeno per la propulsione, l’utilizzo di intelligenza artificiale per i sistemi di pilotaggio per il supporto di chi comanderà la cloche, e nuovi materiali per la costruzione. Il sito industriale è a Bordeaux, ma una divisione della società è già in Canada, precisamente in Quebec.

La linea di assemblaggio finale sarà alta 65 metri e lunga 265 metri, rendendola l’edificio industriale più alto in Europa. E sarà la zona di Bordeaux a veder sorgere la fabbrica e il sito di lancio, a seguito dell’accordo raggiunto nel 2020 per la sede di Laruscade.

Sostenibilità del progetto

Ma è la regione artica la più “accessibile” per il progetto francese. L’accordo firmato a Parigi porterebbe – una volta realizzata la linea aerea – di disporre di una flotta cargo altamente sostenibile, con capacità di spostarsi facilmente in un ambiente estremamente complesso, abbattendo anche i costi di gestione classici di una linea aerea.

Il fattore meteorologico sarà determinante, ma soprattutto occorrerà vedere quanto sarà economicamente sostenibile il sogno delle “Balene volanti” di coprire l’Artico canadese. E, magari, anche altre zone della regione.

Leonardo Parigi

Osservatorio Artico © Tutti i diritti riservati

Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

Articoli Recenti

L’Artico tra fiamme e fumo

Le fiamme imperversano nell'Artico, dove la stagione degli incendi ha già toccato dei picchi eccezionali…

3 ore fa

Responsabilità sociale d’impresa nell’Artico: successi e controversie

Le aziende operanti nell’Artico e che da questo traggono notevoli vantaggi, devono quindi assumersi precise…

1 giorno fa

In viaggio “on the road” tra i Poli

Alcuni possono dire di essere stati al Polo Sud, pochi di aver raggiunto il Polo…

1 giorno fa

#HN24Daily, Diario di Bordo 25 Luglio

Il disegno dei fondali prosegue grazie a intere giornate di "transetti", ballando sul 78° parallelo…

2 giorni fa

La nuova strategia artica del Pentagono

Pubblicata lunedì scorso la nuova strategia artica degli Stati Uniti, con un forte accento sugli…

3 giorni fa

#HN24Daily, Diario di Bordo 22 Luglio

Prima settimana a bordo di nave Alliance, tra ghiacci marini, foche, balene e tanta attività…

4 giorni fa