Economia

Eligroup, tecnica e tecnologia per il “Green Shipping”

Intervista ad Alessandro Solla, Amministratore Delegato di Eligroup, società specializzata su installazione e manutenzione di impianti elettrici di bordo.

Da Napoli ai mari del mondo

“La nostra attività risale agli anni Cinquanta, quando mio nonno fondò la società. Da sempre ci occupiamo di riparazioni navali, oltre che dell’impiantistica elettrica ed elettronica di bordo, ma ci siamo specializzati anche in tanti altri campi dello stesso settore”. È Alessandro Solla, Amministratore Delegato di Eligroup, a raccontare le attività dell’azienda di famiglia, alla sua terza generazione.

“Negli anni ci siamo andati a specializzare anche sui sistemi di governo e di propulsione delle navi, anche perché l’industria marittima oggi vive un momento di forte transizione, anche se il cambiamento è lento ad attuarsi in questo mondo. Quello che avveniva una volta è stato ammodernato, anche perché la nave resta un ambiente piuttosto restìo a un cambiamento repentino”.

Dalle navi cargo allo yachting, dalle unità di difesa ai traghetti, i sistemi elettrici ed elettronici di bordo sono comunque totale appannaggio dell’azienda napoletana. Grazie all’evoluzione della sistemistica di bordo e alle nuove richieste del mercato, ogni nave necessita di una conoscenza approfondita prima di iniziare un intervento. E qui entra in campo l’esperienza del gruppo.

Green Shipping

“Ci sono diverse divisioni che si occupano di tutti i relativi settori, all’interno della società. Così riusciamo a coprire tutta la gamma di richieste che arrivano dal mercato”, sottolinea Solla. “Tra queste, abbiamo una divisione che si occupa di green shipping, perché l’impatto ecologico delle navi è di estrema attualità. Le nuove regolamentazioni internazionali sono stringenti e andranno a impattare notevolmente sul settore. Industria che ha quindi necessità urgente di rivedere tutte le sue componenti, a bordo come a terra”.

Nel corso dei prossimi anni le normative emanate dall’IMO (International Maritime Organization), dalla UE e dai singoli Paesi cambieranno completamente lo scenario internazionale del mondo marittimo. Ma è un processo già in atto da anni, e i cantieri di tutto il pianeta sono pieni di ordini di navi alimentate a gas naturale liquefatto (LNG), o con impianti utilizzabili anche con ammoniaca, metanolo e – in futuro – anche dall’idrogeno.

L’introduzione delle misure EEXI e CII rientra nelle strategie che mirano a ridurre l’intensità di carbonio del trasporto marittimo internazionale del 40% entro il 2030, rispetto al 2008. “Con l’introduzione delle aree Seca – tra cui il Mar Baltico e alcune nazioni del Nord Europa – le navi dovranno necessariamente essere all’interno di un quadro stringente di emissioni, altrimenti non potranno entrare. Ecco perché c’è anche un grande sviluppo di progetti legati a traghetti a emissioni zero, ibridi e alimentati a LNG”.

Le soluzioni con Yara Marine

“Le nostre attività di concentrano anche sull’ottimizzazione elettrica a bordo delle navi”, prosegue ancora Solla. “Dalla sostituzione delle lampade con i corpi illuminanti a led, l’installazione di inverter e tanti altri sistemi di ottimizzazione, siamo in grado di dare risposte efficaci per il risparmio energetico. E la nostra collaborazione con Yara Marine ci consente di espandere anche molto oltre queste possibilità”.

Il sistema FuelOpt, grazie a sensori installati sulla nave, è in grado di lavorare sull’ottimizzazione del consumo di carburante, quando la nave opera all’interno di una rotta programmata. “Significa meno emissioni, un maggior controllo di bordo e un’efficacia generale sui sistemi. Perché anche in certi quadranti del mappamondo, come il Nord Europa, le condizioni meteomarine possono ovviamente essere particolarmente difficili.

Dal 2010 Yara Marine Technologies è all’avanguardia nella riduzione delle emissioni marittime, lavorando a stretto contatto con armatori, cantieri e architetti navali, offre un portafoglio completo di soluzioni tecnologie green, dagli scrubber SOx e dalle soluzioni di ottimizzazione delle navi (FuelOpt, Fleet Analytics e Route Pilot AI) alle soluzioni chiavi in mano per l’alimentazione da terra (Shore power solutions) e all’avanzato sistema di propulsione assistita dal vento (WindWings).

FuelOpt e gli ultrasuoni

Una soluzione completa per l’efficienza dei consumi e la conformità alle normative EEXI (Energy Efficiency Existing Ship Index) e CII (Carbon intensity indicator) è il sistema FuelOpt, che offre un’ottimizzazione automatizzata e in tempo reale della propulsione, con un risparmio diretto di carburante e una riduzione delle emissioni fino al 15%.

“FuelOpt è in grado quindi di evitare i picchi di alimentazione del motore, mantenendo comunque costante la velocità. “La nostra partnership con Yara Marine è iniziata lo scorso anno, ma portiamo avanti diversi progetti analoghi anche con armatori italiani”.

Tra le opzioni sul tavolo di Eligroup che possono essere molto utili per le operazioni marittime nelle aree sub-artiche, anche i sistemi anti-vegetativi a ultrasuoni. “La carena di una nave, stando in acqua, è soggetta naturalmente al fatto che alghe e altri elementi biologici crescano sul metallo.

Grazie a un impianto a ultra-suoni installato all’interno dello scafo, questi elementi non attecchiscono, favorendo così la performance della nave. E quindi risparmiando tempo, carburante ed emissioni. Il tutto a frequenza totalmente pacifiche per la fauna acquatica”.

Leonardo Parigi

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Leonardo Parigi

Sono Laureato in Scienze Politiche Internazionali all’Università di Genova e di Pavia. Sono giornalista pubblicista, e collaboro con testate nazionali sui temi di logistica, trasporti, portualità e politica internazionale.

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