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Mentre la comunità globale si trova ad accettare di fare a meno del supporto economico, politico e scientifico degli Stati Uniti per affrontare la crisi climatica, un paper pubblicato dalla Banca Centrale Europea evidenzia importanti gap e ostacoli per gli investimenti green in Unione Europea. Nonostante gli scombussolamenti geopolitici, l’Unione Europea rimane formalmente impegnata a tagliare le proprie emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Tale impegno, tuttavia, richiede un livello di investimento molto superiore a quello raggiunto finora (in media €764 miliardi all’anno nel decennio 2010-2020).
Secondo le stime, il pezzo mancante da aggiungere agli investimenti annuali fino al 2030 oscilla tra il 2.7% e il 3.7% del PIL dell’UE. Il dato elaborato dalla Commissione Europea si assesta sui €477 miliardi, di cui una parte sostanziale dovrebbe servire a decarbonizzare il settore dei trasporti e aumentare l’efficienza energetica degli edifici residenziali.
Annalisa Gozzi
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