Rinnovato mercoledì 23 novembre il memorandum di collaborazione tra le due istituzioni, con l’obiettivo di continuare a valorizzare le attività di ricerca congiunte anche in Artico.
Il protocollo è stato firmato lo scorso mercoledì 23 novembre dal Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e dal Presidente di ENEA Gilberto Dialuce. Obiettivo congiunto è quello di proseguire con le attività di ricerca scientifica sia nei mari italiani, sia in aree remote, come Artide e Antartide.
Nelle diverse attività di ricerca, ENEA collaborerà con risorse specialistiche della Marina Militare, quali il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori (COMSUBIN), il Centro di Supporto e Sperimentazioni Navale (CSSN) e l’Istituto Idrografico della Marina.
In particolare, grazie alla partnership tra ENEA e Istituto Idrografico, proseguiranno l’aggiornamento del portafoglio cartografico dell’area del Mare di Ross in Antartide e le ricerche nel settore della geologia marina e della sedimentologia. Inoltre, continuerà ad essere sviluppata la strumentazione per le misurazioni oceanografiche e le attività del programma di ricerca pluriennale High North, condotto in Artico attraverso il supporto di Nave Alliance.
“Questo accordo è strategico per il Paese e incontra la mia piena soddisfazione, in quanto permetterà di continuare a sfruttare appieno le eccellenze delle rispettive organizzazioni nel campo della ricerca e dell’innovazione tecnologica, con particolare riguardo al dominio subacqueo”, ha sottolineato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio Credendino.
“Il rinnovo di questo accordo con la Marina Militare è un evento di particolare rilievo in quanto rende possibile proseguire e rafforzare una collaborazione che in questi anni si è rivelata molto proficua per i risultati raggiunti al servizio del Paese sia in Artide che in Antartide”, ha affermato il Presidente Dialuce. “Desidero ringraziare l’ammiraglio Credendino – ha aggiunto – perché grazie all’impegno congiunto delle professionalità della Marina Militare e dell’ENEA potranno proseguire attività di ricerca di grande importanza nei settori della tutela dell’ambiente, della salvaguardia della biodiversità e dello studio degli effetti del cambiamento climatico”.
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